Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
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La scorsa settimana si è verificato, a causa delle forti piogge, il crollo del manto stradale in via Castel San Rocco, nella strada che collega Novaline e San Rocco di Villazzano. Sotto questa montagna, la Marzola (dal dialetto “marza” ovvero marcia), passerà il bypass ferroviario, in un territorio fragile, soggetto ad una paleo-frana in movimento lungo un tragitto fortemente abitato ed antropizzato. Già dagli anni ‘80 si sta verificando un lento movimento del terreno verso valle. Roccia che scivola su ghiaia e limo. Tutto ciò ha già comportato negli anni crepe significative e danni alle abitazioni della zona. Nel 2009 il dott. ing. Barla, dell’Università di Torino, in un parere sulla Circonvallazione, rilevava la necessità di approfondire lo studio sulla paleo-frana della Marzola, scientificamente deformazione gravitativa profonda di versante, giudicava “troppo sintetica” la trattazione operata da Rfi, in particolare perché il movimento franoso in atto “è in grado di influenzare notevolmente le scelte progettuali poiché capace di interessare i volumi rocciosi fino alle quote di progetto”. Le deformazioni gravitative profonde di versante in provincia sono circa una quarantina, quasi tutte classificate in H1 (pericolosità trascurabile) e H2 (pericolosità bassa) tranne alcune classificate H2 e H3 (pericolosità media), tra cui il versante ovest della Marzola. Leggendo le "Disposizioni tecniche per la predisposizione della Carta di Sintesi della Pericolosità (L.P. 15/2015, L.P. 5/2008) Nuovo testo coordinato con le modifiche approvato con delib. G.P. n. 1078 del 19 luglio 2019" (Cap. 3.2.3) - le deformazioni gravitative profonde di versante in H2 e H3 vengono classificate come: attive a velocità costante , definita veloce nel caso di H3 e lenta nel caso di H2. Quindi sulla Marzola ci sono settori con velocità costante veloce e altri con velocità costante lenta. Sempre secondo la Carta di Sintesi della Pericolosità, ne consegue che le pericolosità per la Marzola sono queste: una piccola fascia lungo il bordo di valle della montagna in P2, una grande parte in P3 e un nucleo centrale in P4 (Rifugio Bindesi), dove P sta per pericolosità. Il P4 è il valore più alto e, per gli interventi edilizi e infrastrutturali, richiede uno studio di compatibilità, mentre per il P2 e P3 basta una relazione di compatibilità. Si tratta comunque di documenti che vanno oltre la documentazione progettuale (compresa la relazione geologica e geotecnica) richiesta dalle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 e dal Codice Appalti. Anche per la Carta di Sintesi della Pericolosità (redatta dalla P.A.T.) la deformazione gravitativa profonda di versante della Marzola non appare quindi un evento/fenomeno trascurabile. È importante evidenziare che su quella deformazione è stata costruita parte della città di Trento, Villazzano (Grotta e San Rocco) in particolare. Qualsiasi cambiamento nelle sue modalità di evoluzione (la velocità in particolare) potrebbero portare a delle evidenze sulla superficie topografica (come è successo a Prezzo e Brentonico con lesioni agli edifici). É altresì importante sapere che la deformazione gravitativa profonda di versante della Marzola non è corredata da studi provinciali o comunali, ma nemmeno accademici, con modelli geologici, geomorfologici e soprattutto idrogeologici di dettaglio. Perseguire tale progetto vuol dire non rispettare il territorio di Trento, le zone agricole a sud, le sorgenti e la fragilità geologica della nostra zona collinare, ma soprattutto la sicurezza dei cittadini. Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere 1. se non ritenga che i lavori di realizzazione della galleria, anche se il tunnel molto probabilmente non andrà a scavare direttamente il sottosuolo interessato dalla deformazione gravitativa che si trova a quote più superficiali, possano comunque influire sulla stessa; 2. se non ritenga che lo scavo potrebbe modificare l'assetto idrogeologico del versante della Marzola; 3. per concludere: come si intende rispondere alle legittime preoccupazioni dei cittadini che abitano sul territorio della Marzola, anche a seguito della recente frana?
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LUCIA COPPOLA |
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